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“Demos el primer paso”, il viaggio del Papa in Colombia

Un programma intensissimo nel viaggio del Papa che dal 6 al 10 ottobre lo porta in Colombia, il ventesimo all’estero del pontificato di Francesco e quinto in America Latina.

Sono quattro le città toccate nei cinque giorni di visita – Bogotà, Villavicencio, Medellin e Cartagena – numerosi gli incontri a livello politico-istituzionale, ecclesiale e sociale, in agenda 12 discorsi, lunghi tragitti in “papamobile”, 11 voli tra intercontinentali e interni sia in aereo che in elicottero. Il motto generale del viaggio è «Demos el primer paso» (Facciamo il primo passo), con riferimento alla pacificazione del paese dopo oltre 50 anni di guerra interna, ma ogni tappa ne ha uno specifico, scelto dalla Conferenza episcopale colombiana. Diamo il primo passo: è anche il nome dell’inno che verrà cantato al Papa. Tra i 40 artisti che lo intoneranno, anche Maria Valentina de los Angeles: religiosa di 28 anni, definita dai media «la suora rapper».

Le tappe

Prima tappa la capitale Bogotà – tema «artigiani di pace, promotori della vita» – dove il 6 settembre l’aereo papale da Roma atterra intorno alle 16.30 locali (le 23.30 italiane): all’arrivo niente discorsi ufficiali, ma una «cerimonia di benvenuto» semplice con il presidente della Repubblica Juan Manuel Santos, Nobel per la Pace nel 2016, accompagnato dalla moglie. Il programma vero e proprio prende il via giovedì 7, con l’arrivo di Francesco al palazzo presidenziale per la visita di cortesia al capo dello Stato. Nel pomeriggio, dopo l’incontro con i vescovi e quello col Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), presenti anche i due cardinali del vicino Venezuela in grave crisi sociale e politica, l’evento più atteso dalla città: la messa nel Parco Simon Bolivar, davanti a 700 mila persone. «Riconciliarci con Dio, con i colombiani e con la natura» è il tema della terza giornata, in cui il Pontefice raggiungerà Villavicencio. Qui proclamerà beati Jesus Emilio Jaramillo Monsalve, vescovo di Arauca, e Pedro Maria Ramirez Ramos, sacerdote diocesano.

Le vittime della violenza

Sempre a Villavicencio è previsto il grande incontro per la riconciliazione nazionale, con vittime di violenza, militari e agenti di polizia ed ex guerriglieri. Francesco sosterà alla Croce della riconciliazione davanti alla quale saranno presenti anche il presidente Santos con centinaia di bambini e un gruppo di indigeni. Sul monumento è riportato il numero delle vittime della guerra civile durata mezzo secolo. Sabato 9 settembre – tema «vita cristiana come discepolato» – la città di Medellin, la seconda per popolazione dopo Bogotà, l’incontro con sacerdoti, religiosi e consacrati, seminaristi e le loro famiglie, e la visita alla casa famiglia San Josè de Medellin, che ospita bimbi malati gravi. Ogni sera, al rientro in nunziatura a Bogotà, il Papa è atteso da gruppi diversi di fedeli, tra cui bambini, anziani, disabili, ma anche vittime ed ex combattenti della guerriglia. L’ultimo giorno, domenica 10 – tema «dignità della persona e diritti umani» – tappa a Cartagena, con il Papa che benedice la prima pietra delle case per i senzatetto e dell’Opera Talitha Qum, la visita alla casa santuario San Pietro Claver e la messa nell’area portuale. Il volo di rientro a Roma da Cartagena alle 19.00 locali (l’una del giorno seguente in Italia), con arrivo a Ciampino alle 12.40 di lunedì.

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