Oltre che apostolo, Giovanni è anche evangelista in quanto autore del quarto Vangelo. Con Matteo, è uno dei due evangelisti testimoni diretti dei fatti narrati. Il discepolo che Gesù amava, l’unico presente sotto la Croce, quando Gesù gli affida sua madre, la Vergine Maria. Giovanni fa parte con Pietro e Giacomo il Maggiore, suo fratello, della cerchia dei tre apostoli presenti agli avvenimenti più importanti della vita di Gesù: la resurrezione della figlia di Giairo, la trasfigurazione, l’agonia nel Getsemani. Il suo Vangelo si differenzia dagli altri tre cosiddetti sinottici. Per la profondità dei suoi scritti è considerato il teologo per antonomasia. E’ il più giovane degli apostoli e quello che muore più anziano, nel 98-99 a Efeso, forse novantenne. Gli scritti attribuiti a Giovanni: oltre al Vangelo, tre lettere e il libro dell’Apocalisse. Giovanni avrebbe predicato in Anatolia, a Efeso, luogo della sua morte. Il suo simbolo è l’aquila.
Frasi di Giovanni Evangelista
- E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, | gloria come di unigenito dal Padre, | pieno di grazia e di verità.
- Io, Giovanni, vostro fratello e vostro compagno di tribolazione, nel regno e nella costanza in Gesù, mi trovavo nell’isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza resa a Gesù. Rapito in estasi, nel giorno del Signore, udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: Quello che vedi scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatira, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea.
- Se uno dicesse: “Io amo Dio”, e odiasse il suo fratello, è un mentitore.
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