«Sempre, anche oggi, la tentazione è quella di voler seguire un Cristo senza croce, anzi, di insegnare a Dio la strada giusta». Lo dice papa Francesco all’Angelus del 3 settembre in Piazza San Pietro, commentando il brano evangelico sulla reazione di Pietro quando Gesù rivela ai discepoli che a Gerusalemme dovrà patire, essere ucciso e risorgere. «Ma Gesù – ha osservato – ci ricorda che la sua via è la via dell’amore, e non c’è vero amore senza il sacrificio di sé». «Siamo chiamati a non lasciarci assorbire dalla visione di questo mondo, ma ad essere sempre più consapevoli della necessità e della fatica per noi cristiani di camminare contro-corrente e in salita», ha aggiunto. Per il Pontefice, «la regola d’oro che Dio ha inscritto nella natura umana creata in Cristo» è «che solo l’amore dà senso e felicità alla vita». «Spendere i propri talenti, le proprie energie e il proprio tempo solo per salvare, custodire e realizzare sé stessi – ha spiegato -, conduce in realtà a perdersi, ossia a un’esistenza triste e sterile. Se invece viviamo per il Signore e impostiamo la nostra vita sull’amore, come ha fatto Gesù, potremo assaporare la gioia autentica. E la nostra vita non sarà sterile, sarà feconda».
C’è chi pensa di insegnare a Dio la strada giusta
leparolesante 4 Settembre 2017
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